15-9-2013.
Un bisogno e una speranza,
che non è limitabile al numero di una targa.
Quella è situazione solitudine mentre si affronta il
Mondo.
Ma il cuore sente,
con sensi che non sono umani a volte.
Il cuore avverte,
servendosi del volo di un gabbiano,
di quello di un’ aquila,
dello sguardo lungimirante di un leone,
della zampata di una tigre.
E’ mite il mio cuore ora anche se il mio corpo a
volte trema.
E solo sapere può far la differenza.
Come illusione del più bravo Oudinì,
che però mette in moto una speranza e quella
speranza è benzina per tutti i motori vitali di un organismo vivente.
Nelle mie solitudini mille volte ho interrogato
tutto ciò che ci legava,
il mio cuore e il tuo,
il cielo e le nuvole,
il mare e le sue onde.
Vincente sempre a dispetto di tutte le logiche
razionali.
Vincente sempre a rigor di logiche del cuore che
seguono dinamiche universali,
che nessuna psicologia o scienza possono indagare ne
risolvere ne sviscerare.
Dovrei essere morto?
Più vivo che mai invece!!!!!
Più vivo che mai invece!!!!!
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