Tu.

A Susanna 30-3-2019.

Tu che sei risa e lacrime,
tu che sei per me gioia e amore,
tu,
ansiosa e scorbutica,
tu che sei un tramonto e un' alba.
Tu e ancora tu,
Cielo stellato d' estate,
e poi ancora tu,
quiete nella tempesta,
parole su parole,
tu che fai l' offesa,
mentre non ti accorgi di essere il mio tesoro,
il mio Diamante prezioso,
da ammirare,
da custodire.

Col sole in faccia.

28-3-2019.

Col Sole in faccia,
per la mia Terra mite e giovane,
affascianto,
stralunato,
sbattuto,
morto o vivo.
Col Sole in faccia per Mari e Monti,
a respirare aria buona,
con la mia metà sempre accanto,
per strade serene,
che non han voglia di contorcersi.
E il Sole là in alto,
mentre arriva la primavera di baci appassionati,
con il Mondo a favore a non fare male a nessuno....

La primavera.

28-3-2019.

Risveglio degli odori dal torpore chimico.
E gonne più corte,
dove vai la notte e con chi?
Assurdo volgare,
in una stanza da sola!
E' questione di sensi,
è questione di fatti di primavera....

Unu salluru (un saluto) dialetto sardo campidanese.

27-3-2019

Sa vira è tostara e mera puru,
ndi scinti is Nonnus amigus de famiglia,
faidi a tippu imburu,
mancai arribiri sa pariglia;

e poi allù su televisori,
in custa notti frira,
unu basu a su Celu amori,
e tui ancora xira;

a sa corrida non andu,
d' anta xiri merasa,
moi ghettu su bandu,
in infiniasa xenasa;

e moi seu stancu mera,
de sa giornara stancosa,
de su spidali fera,
e sa mamma gioiosa;

e is ammigus e parentis tottusu salluru,
in custu friusu de galera,
sbattu sa conca a su muru,
su friusu passara mera.

Ho incontrato il tuo volto.

A Susanna 21-3-2019.

Ho incontrato il tuo volto,
tra diversi visi di Donna.
Mi ha colpito il tuo carattere burrascoso,
come le onde dei tuoi capelli rossi.
Così ti volevo,
così ti cercavo.
E dopo un giorno di fatica sei il mio riposo,
perchè l' Amore non ha parole a volte,
ma solo gesti armoniosi.
Infatti basta amarsi in silenzio,
col rumore del Cielo,
col rumore del Mare....

In un' estate.

 19-3-2019.

Cogli dal mio pozzo,
l' acqua buona che disseta.
Mite il mio cuore,
in pace eterna col Mondo.
In un' estate torrida,
riposi il tuo cuore in dolci pensieri di quiete,
sotto ad un pino,
in mezzo al verde,
mentre le nuvole scorrono bianche, lente e serene.
E poi arriverà la notte,
riconosci l' Orsa Maggiore?
Allora in gran segreto sai leggere il Cielo e come me sarai protetto all' ombra dell' Altissimo.

In un inverno.

18-3-2019.

A Susanna.

In un inverno così freddo,
incontrai la tua mano calda,
ed un presente orrendo,
mentre mangiavo una cialda;

che al calar del Sole mi rimisi,
nel mio letto pieno di coperte,
ricordo ancora i visi,
delle mie amate scoperte;

e gicchè il malesser non passava,
per quei ricordi gioiosi,
mi addormentai come lava,
in diversi oceani portentosi;

così io fui mare e vento,
in una natura maestosa,
che passò in fretta lo spavento,
per la tua presenza portentosa.

Raccontami.

A Susanna 14-3-2019.
 
Raccontami il colore dei tuoi sogni,
io che sono cieco e muto.
Raccontami di che colore è il cielo oggi e cosa fai di bello,
mentre ascolto la tua musica preferita,
e cerco di pensare come pensi tu.
Raccontami delle ferite ancora aperte mentre m' immergo in un bagno caldo.
Raccontami delle tue vittorie ma anche delle tue sconfitte,
perchè è bello vincere nella vita,
ma è dalle cadute che s' imparano le lezioni migliori.

Ora viaggio.

9-3-2019. 

Il viaggio è gioco,
e distese verdi in capo al vento,
con la musica mia amica cavalco le onde,
del mio mare amato di Sardegna,
con una spiga bionda in tasca,
una sigaretta,
i soldi per un caffè cercato quà e là.
Non faccio più i giochi di un bambino,
ma ho le consapevolezze dell' adulto.
Ora il Sole si è nascosto,
la fredda notte arriva,
e cerco ancora il tuo volto,
ovunque tu sarai,
nella superficie della Luna,
tra le nuvole del Cielo,
nascosta dietro ad una Stella.
Furore dei miei anni,
un accenno di barba,
ed ora sogno,
perchè è la cosa che so fare meglio....


Ludovico Einaudi....oltremare.....
https://www.youtube.com/watch?v=R8MzHqkNBwo 

Raccontami ancora (alle nonne).

5-3-2019.
 
Raccontami ancora,
dei tempi che furono,
della guerra là intorno.
Accarezzami come solo tu sapevi fare.
Cullami nel tuo grembo e passami le dita tra i capelli.
Mi hai amato come un figlio?
Ed ora parlami oh Donna,
mentre cado e mi sbuccio le ginocchia,
cantami una canzone,
per rasserenarmi mentre asciughi le mie lacrime.
Ed una ninna nanna,
a coronare tutti i miei sogni.